venerdì 1 settembre 2017

Halt

Sospendiamo la messa in pubblico delle nostre considerazioni in attesa di tempi migliori, e ringraziamo chi ha voluto farci caso

sabato 19 agosto 2017

Perché

Siamo seccati e addolorati per quel che è stato fatto a Barcellona, e per come è stato fatto, l'umano ne esce male, anzi non ne esce: ci resta incastrato dentro senza rimedio. E' necessario chiedersi perché alcuni giovani musulmani odiano tanto i cristiani da trasformarsi in criminali, perché alcuni giovani arabi odiano tanto gli europei: qui molte volte noi abbiamo suggerito delle risposte e non vogliamo ripeterci. 

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mercoledì 16 agosto 2017

Non siamo in Giappone

Dalla stampa si apprende che a un anno dal terremoto avvenuto in alcune regioni dell'Italia centrale (2016) è stato rimosso solo il 20% delle macerie. Nessuno, tra i responsabili della gestione del dopo-terremoto, si è tolto la vita, saputa la notizia. Non siamo in Giappone.

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venerdì 4 agosto 2017

"Abbiamo pochi mesi davanti" e moltissimi, centinaia, alle spalle

In questi giorni abbiamo deliberatamente avuto sotto gli occhi il Manifesto, "quotidiano comunista", che abbiamo scorso e letto non senza trarne giovamento informativo, specie in merito ai fattacci che accadono in Venezuela. Tuttavia qui vorremmo attirare l'attenzione su un fenomeno non nuovo, a sinistra, eppure sempre, secondo noi, stupefacente. Si tratta dell'inizialismo. Qualcuno ha scritto in questi giorni sul Manifesto, in merito alla prospettiva di ricomporre le "forze" che si trovano sparse alla "sinistra" del PD: "abbiamo pochi mesi davanti"; al che ci è venuto da esclamare interiormente: e ne abbiamo centinaia alle spalle!
Non neghiamo che la tendenza a ricominciare da capo, che abbiamo ironicamente definito "inizialismo", sia portatrice di frescura intellettuale e richiami quella definizione vertiginosa del comunismo come "movimento che abolisce lo stato di cose presenti"; ma essa ha il difetto di fingere una inizialità che non sussiste, sussistendo invece un qualcosa di decrepito ed arteriosclerotico. 

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giovedì 27 luglio 2017

Inps Inps Hurrà

Il voto sulle pensioni degli ex parlamentari ("vitalizi") approvato ieri 26 VII alla Camera propone il metodo di calcolo detto contributivo, contro il vecchio metodo retributivo. Significa che vale quanto pagato via via all'Inps, e non l'ammontare dello stipendio recepito, ciò che da una ventina di anni è toccato ai cittadini non parlamentari. Considerando che alcuni parlamentari che hanno ricoperto tale carica per pochi anni o addirittura pochi mesi percepiscono non malvagi assegni mensili, non si può che giudicare giusto il voto di ieri. Peccato che 1) la legge, una volta passata al Senato, sarebbe retroattiva - significa che varrebbe anche per il passato - vera mostruosità; e che 2) a qualche imbecille potrebbe venire in mente di aggiustare il bilancio dell'Inps ricalcolando secondo il metodo retributivo tutte le pensioni.

Un lettore del Corriere oggi 27 agosto fa notare a ragione che la ministra Fornero nel 2011 introdusse retroattivamente il metodo contributivo ai danni di chi nel '95 non avesse accumulato un'anzianità di anni 18.

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mercoledì 19 luglio 2017

Visioni di Tremonti

L'economista Tremonti, già ministro nei governi presieduti da Berlusconi, uomo colto e intelligente il cui valore si apprezza meglio oggi, dopo che i fatti lo hanno sganciato dal governare, la sera del 19 luglio durante la trasmissione "In onda" (La7) ha affermato che nell'Africa subsahariana ci sono "duecento milioni" di persone in procinto di passare in Europa (cioè in Italia), perché costoro sarebbero pressati da sud dalla presenza crescente dei cinesi, i quali, a quanto ne sappiamo, lavorano e fanno lavorare conquistandosi quelle posizioni di prestigio e potenza politico-economica che tanto spaventano gli "occidentali". Il ragionamento di Tremonti, sintetizzato dai tempi della trasmissione, manca di completezza. A noi pare che il lavoro messo in moto dai cinesi (leggi: imprenditoria cinese) dovrebbe attirare parte di quei "duecento milioni" di africani dei quali parla futurologicamente Tremonti. 

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venerdì 14 luglio 2017

Percentualismo

La sera del 14 luglio Emma Bonino ha parlato, senza alzare i toni, del fenomeno della migrazione durante una trasmissione che va in onda dopo le 20,30 su La7 in sostituzione della vetrina dei tacchi a spilllo di Lilli Gruber. Emma Bonino, che sembra consapevole della mutata dimensione del fenomeno, ha usato l'argomento percentualistico per affermare che non si è davanti ad una "invasione". Il percentualismo deriva da un metodo non disprezzabile di misurazione che però ha il noto limite illustrato una volta per tutte con l'immagine dei polli (tu ne mangi tre, io zero, percentualmente ne mangiamo uno e mezzo a testa). Emma Bonino è stata anni or sono ministro degli esteri, nel frattempo il flusso dei migranti è aumentato: tale aumento tende a spazzare via gli argomenti fin qui non rifiutabili in favore della accoglienza. Tutto è quindi da ridiscutere. Comunque sia, noi siamo tra coloro che interiormente portano il lutto in merito alla perdita rapida, troppo rapida, della identità dei luoghi dove sono nati, cresciuti e diventati vecchi. Tale disidentità crescente tende a farci sentire stranieri dove non avremmo mai pensato di sentirci. Si dirà che si tratta di "percezioni" e si proporranno numeri a mo' di calmanti. Non va bene, non va per niente bene.

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