martedì 17 giugno 2008

Berlusconi e la criminalità dei colletti bianchi.

Sutherland, un sociologo americano, molti anni fa, coniò l'espressione "white collar crime" (crimine da colletto bianco) indicante i reati commessi da professionisti (colletti bianchi) nello svolgimento del loro lavoro, crimini "professionali". Berlusconi e la sua band insistono da anni, sostenuti dall'ignoranza votante, a depenalizzare tali reati, operazione che già sarebbe assai discutibile. Tuttavia, dato che Berlusconi è inseguito dai giudici per i suoi reati da colletto bianco, commessi sembra in quantità, il lavoro che lui e i suoi (in forma di ministri, sottoministri, giornalisti e consiglieri) fanno per depenalizzare i reati suddetti appare francamente osceno. Ancora più osceno è che gli italiani continuino a votare un personaggio simile: probabilmente sono uguali a lui.

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