mercoledì 4 giugno 2008

Ahmadinejad.

Il presidente iraniano, regolarmente eletto in votazioni democratiche, non certo meno democratiche che in Italia, dove uno dei competitori è padrone di tre reti televisive, è trattato come un intoccabile perché dice quel che pensa fuori dal coro dei servi dell'impero. Intanto che l'Iran lavori all'impegno nucleare è suo diritto, almeno finché nel resto del mondo si manipola come si vuole il nucleare, militare e non. In secondo luogo il tema della cancellazione dello Stato di Israele, che il presidente iraniano tocca, ha un significato nel progetto di lavorare ad uno stato unico in Palestina, aperto a tutti. Terzo: la Palestina è stata cancellata, non retoricamente, dalla carta geografica, sessanta anni orsono.

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