lunedì 6 ottobre 2008

"Comunismo" impronunciabile?

La parola "comunismo" sarebbe impronunciabile, secondo quanto leggo nell'articolo di fondo di Polo sul Manifesto di ieri, quotidiano dunque anticomunista che adesso piange perché dopo 37 anni di servizio è messo alla porta dal governo.
La parola "comunismo" non è impronunciabile, ed è testimoniato dalla presenza di due partiti comunisti in Italia, senza contare le numerose organizzazioni minori che non si vergognano di riferirsi al comunismo. Senza contare che uno dei Paesi più importanti della terra è guidato da un partito comunista.
La crescente indiscutibile difficoltà dell'essere e dichiararsi comunisti dipende dalla propaganda mistificatoria che da quasi venti anni investe le menti più deboli - per esempio ieri ho sentito Pannella su Radio Radicale sparare sciocchezze tipiche: paragonando nazismo fascismo e comunismo. Peccato che il fascismo e il nazismo siano stati sconfitti nella seconda guerra mondiale anche con l'apporto dell'Unione Sovietica. Polo è giovane, forse non lo sa. Pannella è anziano, ma lui è un guitto, non conta quel che dice.
Ammettiamo tuttavia che Polo potrebbe aver scritto quello che ha scritto sulla impronunciabilità della parola "comunismo" in modo descrittivo e non in modo partecipativo. Ambiguamente.

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