giovedì 28 ottobre 2010

molti anni fa Amedeo Bordiga, un grande dirigente comunista e studioso di marxismo, sconfitto da Togliatti, ma non domato, scrisse un testo, "Teoria dell'energumeno" (1949), dove segnalava la perdita di energia organizzativa che si verifica quando l'attenzione è riferita soltanto a qualche fenomeno da baraccone politico (Mussolini, per esempio), a discapito dei compiti seri. I compiti seri di una organizzazione comunista sono sempre riferibili alla guida della lotta di classe in vista della conquista del potere, non alla focalizzazione degli orrori che l'Energumeno rappresenta. Naturalmente l'idea di Bordiga è degna di essere discussa, del resto quanto ad organizzazioni comuniste oggi andiamo male. E allora come si deve fare, con l'Energumeno attualmente in pista?

battere i chiodi che contano, sempre: distribuzione della ricchezza, sfruttamento, casa, lavoro, diritti sociali. Un calcio al capitale vale più di quaranta cartelli di protesta contro l'Energumeno di turno, più di mille articoli di giornale sulle stronzate dell'Energumeno di turno...

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