venerdì 31 dicembre 2010

Cesare Battisti, già militante comunista in anni lontani, condannato in Italia per fatti di sangue inerenti la prassi politica della organizzazione clandestina minoritaria cui lui apparteneva, poi scappato in Francia, quindi in Brasile, potrà, a quanto pare, restare in quest'ultimo paese e non essere "estradato" in Italia. Riteniamo che la prassi dell'organizzazione comunista suddetta (fughe in avanti, scollamento dalle masse, "romanticismo" anarcoide) fosse gravemente sbagliata dal punto di vista politico, ma siamo contenti che Battisti possa essere tenuto fuori dalle grinfie della "giustizia" italiana, specie in questa fase storica del nostro paese, d'infamia abissale. Inutile precisare che i media, bollando Battisti come pluriassassino senza specificare altro (cioè il contesto politico e le motivazioni) fanno un gioco sporco.

Ancora: Battisti è fuggito dall'Italia, questo significa che il sistema penale italiano se lo è lasciato scappare, è un fatto, adesso un altro Paese, il Brasile, considera l'Italia e il suo sistema penale come poco affidabili, tutto qui...l'immagine dell'Italia, in merito ai prigionieri politici, è cattiva da decenni, e adesso abbiamo nello stemma la Biscia...

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