Un dibattito si è aperto giorni or sono sulle parole dello scrittore tedesco Grass, il quale avrebbe osato affermare (sintetizzo) che gli ebrei non hanno l'esclusiva delle persecuzioni (omicide) subite, e sulle considerazioni del sociologo polacco Baumann, che a sua volta ha ricordato agli ebrei certe somiglianze tra il muro divisorio costruito dal governo israeliano in Palestina e il muro nazi costruito ai tempi attorno al ghetto di Varsavia.
In molti pensano ciò che Grass e Bauman hanno detto: del resto paragonare fenomeni diversi (storici e non) tra loro è perfettamente legittimo, si tratta di un'operazione spontanea della mente umana: così in molti da anni ormai paragonano il comunismo e il nazismo, giungendo ad equipararli: secondo il mio parere è una vera boiata, ma portiamo pazienza. Semmai c'è da dire che di fronte a questa relativizzazione revisionistica nessuno si scandalizza come di fonte alle relativizzazioni riferite alla Shoah. Ma pensa un po'.
In molti pensano ciò che Grass e Bauman hanno detto: del resto paragonare fenomeni diversi (storici e non) tra loro è perfettamente legittimo, si tratta di un'operazione spontanea della mente umana: così in molti da anni ormai paragonano il comunismo e il nazismo, giungendo ad equipararli: secondo il mio parere è una vera boiata, ma portiamo pazienza. Semmai c'è da dire che di fronte a questa relativizzazione revisionistica nessuno si scandalizza come di fonte alle relativizzazioni riferite alla Shoah. Ma pensa un po'.
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