sabato 13 agosto 2011

........tra le perle rivelate (ai non economisti) dalle bizze borsistiche, definite compuntamente "i mercati", risalta la cosiddetta vendita allo scoperto, per cui azioni o titoli eccetera possono essere trattati (al ribasso) anche da chi non ne è in possesso. Questa squisitezza è stata sospesa, leggiamo sul Corriere, per un paio di settimane, ciò significa che coloro che hanno ed avevano il potere di sospendere tali vendite allo scoperto sono (stati) complici della speculazione al ribasso; colta al volo, quest'ultima, dai governi capitalistici per diminuire la spesa pubblica (leggi anche: "giustizia sociale") ed aumentare la spremitura dei cittadini a stipendio fisso. Nessuno parla di diminuire le spese militari, però.

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