A parte il riferimento alla indignazione, che ha a che fare con le novità sgradevoli, mentre il capitalismo è sì sgradevolissimo, ma non è affatto nuovo, e chi s'indigna soltanto ora arriva molto in ritardo; a parte il fatto che ci si può indignare a scelta per le cose più varie e soggettive, insomma: al netto di questa cazzata dell'indignazione, la giornata di ieri, condivisa in molti Paesi del pianeta, è una buona giornata, perché prova che si muove qualcosa. Le organizzazioni politiche anticapitalistiche adesso devono guidare i movimenti, altrimenti tutto finisce in fumo, o in qualche vetrina rotta.
Etichette: Indignazione e rivoluzione
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