mercoledì 20 febbraio 2013

Segnalo ai miei pochi lettori il Manifesto di ieri 19 febbraio, per due articoli, uno sull'umorismo ebraico in Medio Oriente, l'altro sulle diseguaglianze socioeconomiche in Italia; si tratta certo di due argomenti diversi, che tuttavia hanno in comune qualcosa: trattano della mistificazione.

Le diseguaglianze socioeconomiche sono sempre di più accettate, anzi sono divenute popolari e  amabili, grazie ai calciatori famosi e milionari, cui classicamente le masse perdonano gli "stipendi" mostruosi in nome dei capolavori che essi talvolta compiono sul terreno di gioco, vedi il goal di Totti l'altro giorno alla Juve.

In Medio Oriente l'entità denominata Israele si allarga sempre di più a discapito delle terre arabe tramite i reiterati insediamenti di "coloni" più o meno nuovi arrivati dal vasto mondo. Orbene, quando una volta su mille qualcuno di questi insediamenti abusivi viene dichiarato per quel che è perfino dalla cosiddetta corte suprema del posto, quando poi una volta su diecimila si procede a sbatter fuori gli usurpatori, allora udite: si violerebbero i "diritti umani" dei "coloni". Questa è una barzelletta ebraica. I violatori dei diritti dei palestinesi si lamentano di subire la violazione dei loro diritti; ciò significa, umoristicamente, che la pulizia etnica non è, come accertato, quella compiuta nei decenni dagli ebrei in armi ai danni dei palestinesi, ma è quella che si realizza con lo sfratto dei "coloni".
Più in generale questa distorsione illumina l'intero concetto di "diritti umani" con il quale ci ammorbano da decenni.

Ieri il Manifesto valeva il suo prezzo.

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