martedì 6 agosto 2013

Sacro & Comico

Durante uno dei due episodi di incontinenza verbale, non ricordiamo quale, seguiti alla sentenza (1 agosto 2013) che lo ha definitivamente bollato come frodatore del fisco, Silvio Baba ha affermato che i giudici non sono "eletti dal popolo", ma invece sono soltanto vincitori di concorso, e quindi non avrebbero diritto di incidere su chi, come lui Silvio Baba, è un "eletto" per definizione. Ora, noi ignoriamo se un argomento simile è scaturito dalla mente di Silvio Baba o da quella di qualcuno dei suoi consiglieri. Ma esso rivela una concezione comicamente sacrale dello status di parlamentare. Che oltretutto, nel caso di Silvio Baba, è falsificata dalla fondamentale irregolarità della sua partecipazione alle elezioni come candidato, ineleggibile in quanto detentore di tv e portatore di confusione d'interessi.

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