lunedì 7 novembre 2016

Fregarsene o non fregarsene?

Il capoccia Ue Juncker avrà detto "me ne frego" in francese, o in inglese, comunque la formula, con la sua variante "chi se ne frega?", non ha a che vedere che in modo superficiale con il motto esibito negli anni venti del secolo scorso dai giovanotti attivi nelle squadre fasciste, come invece ha detto un famoso conduttore di tg ieri sera - patetico. Il motto fascista ebbe un che di programmaticamente liberatorio, impegnato, a modo suo: fregarsene non è sempre un male, come non fregarsene è spesso un errore. Anche i futuristi in un certo modo "se ne fregavano", almeno intesero fregarsene, delle tradizioni, della luna, delle terzine, delle colline e dei mandolini. Le terzine non sono quelle del calcio femminile, attenzione!
Comunque, se Renzi insiste, a parole almeno, in dichiarazioni di indipendenza in fatto di spesa rispetto alla Ue, in un certo modo anche lui "se ne frega" delle regole. 

Etichette: , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page