giovedì 27 luglio 2017

Inps Inps Hurrà

Il voto sulle pensioni degli ex parlamentari ("vitalizi") approvato ieri 26 VII alla Camera propone il metodo di calcolo detto contributivo, contro il vecchio metodo retributivo. Significa che vale quanto pagato via via all'Inps, e non l'ammontare dello stipendio recepito, ciò che da una ventina di anni è toccato ai cittadini non parlamentari. Considerando che alcuni parlamentari che hanno ricoperto tale carica per pochi anni o addirittura pochi mesi percepiscono non malvagi assegni mensili, non si può che giudicare giusto il voto di ieri. Peccato che 1) la legge, una volta passata al Senato, sarebbe retroattiva - significa che varrebbe anche per il passato - vera mostruosità; e che 2) a qualche imbecille potrebbe venire in mente di aggiustare il bilancio dell'Inps ricalcolando secondo il metodo retributivo tutte le pensioni.

Un lettore del Corriere oggi 27 agosto fa notare a ragione che la ministra Fornero nel 2011 introdusse retroattivamente il metodo contributivo ai danni di chi nel '95 non avesse accumulato un'anzianità di anni 18.

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