giovedì 19 marzo 2009

Criticare Israele non significa essere antisemiti.

Una riunione di rilievo internazionale (ONU) sul razzismo, che non è il tema più importante del mondo, ma certo non l'ultimo, è sotto tiro da parte della UE, in testa Italia e Germania, rischiando di essere ridotta a convegno ignorabile, a causa dell'accusa di antisemitismo che è stata rivolta al suo programma, critico verso Israele. Non si può criticare Israele senza essere accusati di antisemitismo, in nome e in memoria delle innumerevoli vittime ebree fatte in Europa nel corso della seconda guerra mondiale, non in nome del retto pensare, cui va contro l'antisemitismo, come tutti gli "anti" stereotipati. Criticare Israele non significa essere antisemiti, comunque essere antisemiti, errore di pensiero, non significa essere responsabili di crimini commessi in Europa circa settanta anni fa.

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