giovedì 11 giugno 2009

Gheddafi ricorda.

Gheddafi ha giustamente ricordato l'infamia del tentativo fatto da parte degl'imperialisti di toglierlo di mezzo, ai tempi del cosiddetto presidente Usa Reagan (yes, the bmovies actor), con un attacco missilistico che costò la vita anche a una sua figlia adottiva.
Assassinare un capo di stato inviso, o un dirigente politico avverso, certamente non è un'esclusiva degli imperialisti e dei sionisti, in definitiva l'omicidio (politico) è un metodo vecchio come il mondo perché corrisponde alla semplicità della soluzione radicale (mors tua), lo stesso colpisce che i predicatori dei "diritti umani" e della "democrazia" siano ascoltati (com'è ascoltato il giovanotto oggi "presidente" Usa) da tanti, quando hanno il sangue fino alle ascelle.
I dirigenti israeliani in particolare sono specialisti nell'assassinio dei capi palestinesi che non accettano di farsi corrompere, da Arafat in giù, sono capaci di tirar giù una casa piena di persone per far fuori quello che loro chiamano un "terrorista"... ecco perché Gheddafi ha avuto ragione di ricordare il tentato omicidio ai suoi danni.

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