sabato 13 febbraio 2010

Olmert.

Il Corriere riportava ieri la notizia di un libro in uscita scritto (insomma...) da Olmert, un uomo politico israeliano che ha ricoperto la carica di primo ministro ai tempi della guerra contro il Libano e ancora la ricopriva ai tempi dell'operazione definita dai militari israeliani "piombo fuso", contro gli assediati palestinesi, internati nella cosiddetta striscia di Gaza. Quest'uomo politico, un avvocato ora un poco in disgrazia (come l'inglese Blair), sosterrebbe in questo libro autobiografico di non esser riuscito a completare l'operazione "piombo fuso" (distruzione della organizzazione Hamas e liberazione del celebre soldato israeliano recluso dai tempi della guerra contro il Libano) a causa di informazioni "false", da lui ricevute da parte di collaboratori militari e non, in merito al costo in vite umane palestinesi dell'operazione medesima. Avrebbero "esagerato", questi collaboratori, per eccessivo spirito umanitario. Si potrebbe concludere che ad Olmert millequattrocento morti palestinesi a Gaza non sono bastati. O meglio: non gli sono sembrati tanti da dover smettere con il "piombo fuso".

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