sabato 27 novembre 2010

Sergio Romano sulla Romania, oggi Corriere della sera, riporta un suo colloquio (ricordiamo che S.R. , ex ambasciatore, è oggi storico e commentatore politico), con il trasformista rumeno che rilevò il governo dopo che Ceaucescu era stato fatto fuori, 1989, non importa il nome....ci ha colpito e divertito leggere che in Romania, oggi paese "democratico" (è la traduzione di capitalistico a briglia sciolta), c'è chi rimpiange i tempi della "dittatura" (è la traduzione di giustizia sociale a briglia tenuta stretta), c'è chi rimpiange quei "tristi tempi" in cui, guarda un po', ognuno aveva sulla testa un tetto e intorno della sicurezza...insomma, non temeva ogni giorno di perdere il lavoro, la casa...come i milioni di cittadini liberi, liberissimi (di comprare, se hanno il "credito", e moderatamente abbaiare) che respirano l'aria pura della democrazia...

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