lunedì 8 novembre 2010

Sul Corriere, di sabato, si legge avendo voglia di comico involontario una rubrica intitolata Il Dubbio, a cura del liberista a vapore Ostellino, il quale eroga provocazioni, non dubbi, e non tollera di essere preso per quello che è. L'altro ieri ha chiamato in causa, trattando della sconfitta dei "democratici" in Usa, quel maestro dei mangiauomini che è Milton Friedman, e il concetto di "imposta negativa". Un trucco per dare due lire d'assistenza ai poveracci, ma solo due lire, altrimenti s'infiacchiscono, e niente a tutti gli altri, in nome dell'abolizione delle imposte. L'Ostellino si richiama alla centralità dell'individuo con la "i" maiuscola, ed alla responsabilità individuale, appunto: invece che alla responsabilità sociale e collettiva, che ha a che vedere con la giustizia (sociale). Scrive di auspicare la rimessa al centro dell'individuo, come se pensasse davvero che l'individualismo non sia la piaga perenne che ci affligge. E' un ingenuo?

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