domenica 8 luglio 2012

La convergente critica, da parte della Confindustria e della Cgil, dei "tagli agli sprechi" proposti dal governo Monti, fa pensare che neppure il capitalismo industriale apprezzi il lavoro del capitalismo finanziario.
E' vero che il primo accumula profitti comprando lavoro e vendendo merci, mentre il secondo accumula profitti comprando e vendendo denaro (titoli, azioni eccetera).
E' vero che il capitalismo industriale dipende dal capitalismo finanziario, il quale oggi sta strozzando tutti allo scopo di salvare se stesso.
Ciò non c'impedisce di pensare che un sindacato, oggi, dovrebbe organizzare un'immediata risposta (non "entro settembre"), in nome dei lavoratori dipendenti e con loro, alla politica della miseria di tutti - eccezion fatta delle banche - realizzata dal governo Monti, senza dimenticare che il capitalismo industriale è l'avversario di sempre.

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