sabato 8 settembre 2012

Monti crede in Dio e nel capitalismo, perciò è oggetto di pressioni (mediatiche) affinché resti dov'è anche nella prossima legislatura, dovunque infatti si trova qualcuno che, come Monti, crede in Dio (o crede di credere, direbbe Gianni Vattimo), e pochissimi davvero non credono nel capitalismo. La potenziale base di consenso a Monti, ci spieghiamo, è immensa, non solo in Italia. Inoltre, per dirla con la vecchia Roma, Monti è il vero vir bonus dicendi peritus, una brava persona esperta nel parlare, e ciò lo distingue dai vari personaggi che sembrano avere qualche possibilità di "governare" l'Italia dal 2013. Mettiamo tra virgolette la nobile arte perché si vede bene che i governi nazionali sono aggiogati all'Europa che conta (i soldi), ed anche qui Monti batte tutti i suoi poveri concorrenti, anche i più improbabili "mostri" che l'era berlusconiana ha suscitato: li batte perché è capace di parlare bene anche in lingue che non sono trascurabili  (in termini di utenza, beniteso) come la nostra amatissima. Li batte perché conosce la materia che conta e le persone che contano.
Monti non vuole continuare a governare l'Italia, sapete perché?
Perché è all'Europa che lui aspira. Con l'aiuto di Dio.

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