lunedì 27 maggio 2013

In merito all'uccisione di un militare in borghese da parte di due giovani militanti islamisti in proprio, avvenuta giorni or sono a Londra, ed all'accoltellamento di un militare francese da parte non ricordiamo di chi, un arabo o un francese, da qualche parte in Francia, abbiamo scorso con pazienza imprevista un lungo articolo del direttore di Repubblica, che di questi tempi siamo tornati a sfogliare dopo aver rischiato di vomitare tra le ampie pagine del Corriere, fino al prossimo conato; ed oggi un articoletto dello scrittore marocchino Ben Jelloun. Questi due funzionari dell'imperialismo (o dell'impero, se volete) sembrano scandalizzati, fanno i finti tonti, e mettono insieme pere mele e cavoli. Il direttore di Repubblica infila nella sua omelia il recente suicidio di un intellettuale francese, avvenuto dentro Notre Dame, a Parigi - a quanto pare si è trattato di una "testimonianza" contro "la perdita dei valori francesi", che l'intellettuale ha voluto dare facendosi fuori. Che cosa c'entra con l'accoltellamento di un militare francese da parte di un arabo? Ah già, entrambi gli eventi, come quello avvenuto a Londra, sarebbero manifestazioni contro la "nostra" democrazia, dice questo Pierino ben pagato di Repubblica. Ma mi faccia il piacere! Lo scrittore Ben Jelloun infila dentro il suo compitino da "zio Tom" la strage - di bambini ebrei di una scuola francese riservata da ebrei ad ebrei - fatta da parte di un giovane di origine araba puntualmente ucciso dalla polizia, dopo. Altro che "democrazia". Ma un conto è uccidere, contro la politica criminale di Israele, bambini davanti a scuola, un po' diverso è macellare, contro la politica angloamericana in Afghanistan o francese in Mali, soldati in libera uscita. O no? 
Se sì, parliamone. Questi due funzionari dell'imperialismo (o dell'impero) fanno finta di non sapere che la rabbia prodotta dalle oscene assassine prepotenze "occidentali" degli ultimi decenni (da sommare a quelle dei secoli del colonialismo) è immensa, spaventosa, e non può non sfociare anche in questi macabri episodi. Si leggano, i due funzionari, Franz Fanon, "I dannati della terra", se lo hanno dimenticato. Cinquanta e più anni fa aveva visto bene, e non a caso era uno psichiatra.
Politicamente gli eventi cui accenniamo non hanno valore, sono esplosioni individuali o poco più, ma quando la politica manca, al suo posto sale la febbre della rabbia. 
Potrebbe succedere anche a noi, di essere sgozzati, perché no, poi? Gli stiamo sull'anima, ed hanno ragione! Hanno fottutamente ragione. Non è capitato qui a Firenze, un anno fa, che un italiano fascista abbia preso a pistolettate dei senegalesi a caso e ne abbia fatti fuori due, e uno messo fuori combattimento per sempre? Perché non a noi, dopo tutto? Non vengono fatti a pezzi dai caccia "occidentali" anche i civili, in Afghanistan, e a casaccio? 

N.B. Il feritore del soldato francese sarebbe a sua volta un francese, a quanto pare convertitosi alla religione islamica.

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