martedì 10 dicembre 2013

Tacete!

Sembra che abbia fatto scandalo l'invito di Grillo ai suoi sostenitori affinché segnalino un giornalista meritevole di riprovazione, soltanto uno al giorno, mica venti o trenta, e forse proprio quell'unicità, a pensarci bene, ha scandalizzato la losca combriccola del giornalismo italiano.
Vediamo: un giornalista scrive peste e corna di tizio o caio, lo ridicolizza, lo sputtana, in quanto i giornali sono roba che va in mano a milioni di persone, può anche darsi che tra questi milioni qualcuno legga l'articolo sputtanatorio e così via. In nome di ciò che nella losca combriccola del giornalismo italiano si chiama libertà di stampa, d'espressione, quel che si vuole, nessuno può alzarsi e dire, scrivere, per esempio in un blog letto come quello di Grillo, che il tal giornalista è uno stronzo, perché il coro inizia a piangere lacrime finte ed a parlare di "squadrismo".

Venduti, ruffiani, spie, delatori, servi, tacete!

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