"Astensione è democrazia"
Il perseguitato politico Angelo Panebianco ieri sul giornale clandestino Corriere della sera, che circola nascosto nei sottofondi delle valige di alcuni militanti pieni di coraggio, è intervenuto in merito alle votazioni che si faranno domani 17 aprile per dire no o sì allo smerdamento oleoso dei mari italiani sotto costa. Ha sostenuto la legittimità di non andare a votare, il che significa appoggiare il cosiddetto premier e la sua band; ma ha rincarato la dose affermando che il calo della partecipazione alle votazioni, netto e tendente al 50% degli aventi diritto, dimostra che la democrazia prospera. Infatti, ha concluso, la partecipazione di una volta, tendente alla totalità, significava una deriva di sottomissione alle costrizioni della dittatura.
Etichette: Astensione, Panebianco, Referendum
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