martedì 7 ottobre 2008

Razzismo e giustizia sociale

Il razzismo italiano, di cui i media a me noti e abituali vanno dando conto in queste settimane puntando su singole notizie di varia serietà, ignoro se sia tanto o poco, nuovo o solito, infatti i media hanno la prerogativa di dare o togliere rilievo ai fatti secondo l'estro e la convenienza sensazionalistica. Mi spiego: se il giorno in cui un ragazzo ghanese è stato preso a botte dalla polizia municipale di Parma fosse scoppiata la guerra tra Israele e Iran, ben poco ne avremmo saputo. Bisogna invece rifarsi a ricerche serie.
Ciò premesso il razzismo è un fenomeno inerente la categorizzazione, "meccanismo" mentale fondamentale e inevitabile, ma nutrito di elementi culturali e religiosi. L'unico modo di combattere il razzismo è costruire sempre più giustizia sociale, allo scopo di limare le unghie della categorizzazione culturale e religiosa. Le prediche, invece, servono solo a fare altre prediche la prossima volta che qualcuno è fatto oggetto di violenza razzistica.
Inutile dire che la giustizia sociale in Italia, già scarsa, è in via di demolizione progressiva. Il socialismo è l'unica arma contro il razzismo.

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