mercoledì 2 settembre 2009

Prospettive di crisi, occasioni di lotta.

Il fenomeno inarrestabile, per fortuna, dell'immigrazione e quello crescente della scarsità e perdita e nerezza del lavoro, entrambi riguardanti centinaia e centinaia di migliaia di persone, se non milioni (22 milioni in Europa i disoccupati), propone nuove prospettive di crisi sociale al governo italiano e ad altri governi europei meno impresentabili del "nostro". Tali prospettive di crisi, crisi del capitalismo, del consumismo a credito, crisi del sistema, sono altrettante occasioni offerte alle forze che s'ispirano al socialismo per rialzare la testa organizzando i milioni di nuovi diseredati e di recenti declassati dal "credito", articolando i disagi diversi in un unico movimento anticapitalistico. C'è un sacco da fare per rimettere in piedi la ragione della giustizia sociale, contro il capitalismo, l'imperialismo - contro il razzismo, vero strumento di potere culturale in mano ai padroni del mondo.

La vittoria della Linke in Germania è un buon segno, ma certo le elezioni solo soltanto un attimo.
Linke significa sinistra, in tedesco: in inglese link significa collegamento. E' necessario collegare i pezzi sparsi e tenuti separati.

Ogni punto d'attrito manifestantesi nella mostruosa macchina (la ditta dura del libero mercato), ogni sua disfunzione, foss'anche una misera sede d'ospedale dismessa e occupata da gruppi di persone prive d'abitazione, foss'anche la misera tensione crescente tra negozianti e ubriaconi in un angoletto turistico (sono esempi presi dalla cronaca fiorentina), è un punto da sfruttare, da parte delle forze che s'ispirano al socialismo, per organizzare la lotta contro il sistema capitalistico. Ogni "fastidio" è potenzialmente fabbrica di combattenti. Ogni fastidio va salutato con ottimismo.

Già: ma le forze che s'ispirano al socialismo sono piccole e disperse, tra loro litigiose. E allora che fare? Intanto rimettere in circolazione idee come quelle contenute in questo post, vecchie ma dimenticate, vecchie ma buone.

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