giovedì 3 giugno 2010

Difesa dell'esistente, mai.

L'attacco ad enti, fondazioni, scuole eccetera, centri scientifici o artistici o storici o letterari, al cinema, al teatro, alla musica, come quello alla scuola ed all'università, è politico prima che economico, infatti nessuno parla di tagli nel settore della cosiddetta difesa, costosissima ma politicamente, agli occhi del governo, intoccabile, in quanto strumento fondamentale dell'asservimento del nostro Paese all'imperialismo (missioni di "pace" e simili balle). Il governo italiano, che è una versione stracciona e sadica del capitalismo, odia la cultura, l'arte, la scienza, l'istruzione e l'educazione, l'università e la ricerca, perché le sente nemiche e le considera (in ciò è straccione) inutili...

Ciò non significa, secondo noi, che gli enti di cui sopra, la scuola e l'università, il cinema e il teatro, la musica, in quanto istituzioni non siano pieni di storture, di ruffianate schifose e di sprechi di denaro pubblico.

Non si tratta di difendere l'esistente (1) dagli attacchi straccioni del governo (2) , il 3 non è escluso. E' utile combattere l'esistente e insieme combattere il governo che intende annientarlo. Tutto deve essere rifatto.

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