lunedì 3 gennaio 2011

Ventuno persone sono state ammazzate in Egitto, qualche giorno fa, per motivi, a quanto pare, religiosi. La strage, terrorizzante, sembra rientrare nello scontro tra maggioranza musulmana e minoranza cristiana (copta), interpretato in modo vile da qualche organizzazione insensibile alla ragione e soprattutto alla vita umana. Lo stesso, ci urta la sottolineatura mediatica (qui in Italia) sui "cristiani" uccisi, perché essa insiste sullo scontro tra religioni, come se ce ne fosse bisogno. Verosimilmente gl'innumerevoli morti ammazzati in Iraq, in Afghanistan, a Gaza, in Libano, e via dicendo, potrebbero essere definiti come "musulmani" sterminati da "cristiani" oppure da "ebrei". E lo sono, e da ciò deriva tutto il male del Medio Oriente. Del resto la storia è lunga, se non infinita, e i conti si fanno non solo quando fa comodo.

Ciò detto, non possiamo evitare l'espressione di tutto il nostro mortificato rammarico per l'abissale imbecillità di coloro (i più) che credono in qualche cosiddetto dio, comunque lo chiamino...

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