il cosiddetto premier scanserà le udienze dei processi (puttanologici e non) che lo riguardano per mezzo del legittimo impedimento che graziosamente gli è stato confermato poco tempo fa, intanto continuerà l'azione governativa (schiacciata sugli interessi del capitalismo e dell'imperialismo, oltre che sui suoi personali) per mezzo dell'attrazione che i suoi (soldi) sanno esercitare sui parlamentari incerti, ciò che gli garantirà i numeri. Fini ha rischiato ed ha perso, il suo nuovo partito nasce azzoppato, gli altri "oppositori" giustamente non possono, pena il rischio di essere puniti dagli elettori, aggregarsi tra capre e unicorni e piccioni. Di movimenti seri extraparlamentari non si vede l'ombra, gli italiani adesso sono presi dai loro problemi con il "credito al consumo", cioè con la loro condizione di "nuovi poveri": di quelli veri, seri e vecchi non importa a nessuno, pare, se non ai preti.
Tocca pazientare. Un bel giorno morirà anche il cosiddetto premier. Peggio di lui sarà impossibile.
Tocca pazientare. Un bel giorno morirà anche il cosiddetto premier. Peggio di lui sarà impossibile.
Etichette: Fini giocatore, sconfitta.
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