sabato 9 aprile 2011

dalle ultime notizie pare che la reazione alle recenti rivolte in nord Africa (Egitto) e in Siria sia violenta e mortifera, mentre continua la guerra civile in Libia, mentre Israele risponde ai razzi degli assediati di Gaza con i suoi missili e bombardieri, mentre l'Europa (Francia, Inghilterra e Italia) insieme agli Usa bombarda alla cieca la Libia, mentre dalla Tunisia alcune migliaia di persone tentano di passare in Italia rischiando e spesso perdendo la vita. La febbre è alta. Gli oppressi per lo più parlano arabo, fin qui è chiaro. Ma anche tra gli oppressori taluni parlano arabo, vedi in Egitto, in Siria, in Libia. Dunque la faccenda nel suo insieme non è tanto interetnica, quanto riferibile ad altri parametri. Chi ci capisce qualcosa è bravo. Altra cosa chiara: siamo troppi, dappertutto.

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