sabato 5 novembre 2011

Che larghe zone di una città come Genova, tra le più importanti del Mediterraneo, non un buco di provincia, siano strapazzate a morte (e distruzione) da una notte di pioggia scaricata su un paio di fiumiciattoli imprigionati, prova che gli errori (per ignoranza, per cialtroneria, per interesse) sono la regola che presiede la nostra vita associata, urbana. La sindachessa farebbe bene a non dire che l'evento era assolutamente imprevedibile: non c'è un solo autunno che non veda una parte della Liguria andare sott'acqua (non del mare).

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