mercoledì 16 maggio 2012

Quando i giornali (e i media in genere) usano loro spazi per trattare temi che li riguardano direttamente,  per esempio quando sono colpiti da qualche provvedimento restrittivo, se non dalla prospettiva di dover chiudere le pubblicazioni, bene: si mettono nella condizione di mescolare i loro interessi con gli interessi, non necessariamente convergenti, di chi li acquista in edicola, degli abbonati, dei lettori (dei videoascoltatori), in altri termini si pongono in una condizione di privilegio rispetto alla stragrande maggioranza dei singoli e dei gruppi che, invece, non possono far conoscere le loro proteste se non commettendo infrazioni o reati.

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