lunedì 9 luglio 2012

Non capita spesso di vedere un giaguaro che si straccia le vesti.
Su una tv specializzata in auto ho colto una pubblicità della marca del giaguaro contro le "discriminazioni" commesse dalla guardia di finanza in questi mesi a danno dei guidatori di auto "di gamma alta", fermati allo scopo di controllarne l'identità per confrontare le loro denunce dei redditi con la disponibilità dell'auto "di gamma alta". Si sostiene che il compratore di tali auto in realtà è un benefattore, perché paga l'iva al momento dell'acquisto e fa girare soldi nell'esercizio della sua auto: benzina, tagliandi, riparazioni eccetera.Senza contare la tassa automobilistica e l'assicurazione.
La pubblicità del giaguaro che si straccia le vesti non menziona il fatto che il possessore dell'auto poniamo da ottantamila euro dichiara introiti per diciottomila euro l'anno, né che l'auto è magari intestata a una società sita nel Parapagàl.

Ne ho vista un'altra, di queste pubblicità, stavolta nella forma di una straziante lettera di un giovanotto appassionato della Porsche: "ne avevo comprata una usata da 25 mila euro, cavolo, costa come una media, eppure il commercialista mi ha consigliato di venderla perché rischio di essere considerato ricco. Avevo realizzato il mio sogno" eccetera.
Come Calimero, il pulcino nero dei tempi di "Carosello": è un'ingiustizia però!

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