martedì 7 agosto 2012

Che Mario Monti abbia detto che un governo deve educare il parlamento che lo vota o non lo vota, se lo ha detto, è interessante. Sa di professore, certo, ma anche di partito, almeno nel senso "pedagogico" in cui noi intendiamo un partito.
Che abbia inoltre detto che il famoso spread, con il governo Berlusconi, sarebbe oggi a quota 1200, forse è esagerato, ma risponde a coloro che segnalano l'equivalenza (più  meno) dello spread attuale a quelli del novembre scorso - con lo scopo di rivalutare il governo Berlusconi e svalutare il governo Monti. Secondo logica, che lo spread attuale assomigli a quelli dell'autunno scorso non implica affatto che, con Berlusconi, saremmo ancora a quelle quote. Se dopo la somministrazione di un farmaco la febbre del malato resta uguale a prima della cura, ciò non significa che essa sia stata inutile, infatti senza il farmaco il malato potrebbe essere, nel frattempo, morto.
Non è una testa di nostro gradimento, quella di Monti, ma è indubitabilmente una testa situata al suo posto.

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