domenica 11 agosto 2013

La borsa

Che la bandiera dell'antirazzismo sia, nella società capitalistica, mistificante è dimostrato bene dal caso di cui riferiscono la Stampa di sabato 10 agosto, e la Repubblica: ad una riccona americana, tale Winfrey, sarebbe stato negato, in un negozio di Zurigo, l'esame di una costosissima borsa "di coccodrillo" perché l'articolo sarebbe stato giudicato dalla commessa troppo costoso. La Winfrey, dotata di megafono in quanto "star" della tv Usa, ha sollevato la questione del razzismo, cioè secondo lei la commessa non l'avrebbe considerata capace di spendere 35 mila franchi (28 mila euro) per la suddetta borsa in forza d'un pregiudizio procedente dal colore della pelle - della Winfrey.

Chissa?

Lo scandalo sta però nel prezzo della borsa, anzi: nel fatto che vi sia chi può spendere tanto per una borsa, non conta che sia nero o giallo o bianco o verde.

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