domenica 13 ottobre 2013

Priebke

Sui media che teniamo d'occhio si rimproverano all'appena defunto Erich Priebke (diamo per scontato che i lettori di questo blog sappiano) certe sue dichiarazioni lasciate in un'intervista, in sintesi lo si rimprovera perché "non si è pentito". Ma una persona che dice di non essersi pentita non significa che non sia pentita, e, soprattutto, una persona che dice di essersi pentita non significa che lo abbia fatto, infatti il pentimento è un processo personale e complesso di cui la persona interessata non è completamente padrona. In parole povere, non lo sa bene nemmeno lei.
Quanto al rifiuto che pare la chiesa opponga a cerimonie funebri religiose per Priebke, fermo restando che da morti non vorremmo mai alcun pretastro tra i nostri defunti coglioni, c'è da chiedersi perché e come un tanghero come Andreotti abbia avuto a Roma cerimonie religiose solenni. Forse perché si era "pentito"?

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