martedì 24 settembre 2013

Giusto Bartali

Gino Bartali, personaggio dello scorso secolo, fu un grande corridore ciclista ed ebbe, durante la seconda guerra mondiale, il fegato di prodigarsi allo scopo di evitare a parecchi ebrei italiani l'esperienza della deportazione nei campi di concentramento, riuscendo nell'impresa. Ragion per cui è stato insignito del titolo di Giusto ed avrà il suo posto là dove i Giusti sono ricordati, in Israele. L'evento, già noto ed in questi giorni di ciclismo mondiale fiorentino di nuovo raccontato, ha attirato la nostra curiosità in merito a questa collezione ebraica di Giusti. Abbiamo appreso che i Giusti sono persone "non ebree" che si resero utili ed anzi decisive per il bene degli ebrei. Anche nel caso che l'ebreo fosse uno solo. In altri termini, se un tizio qualsiasi ovunque nel mondo si è dato da fare per gli oppressi qualsiasi (cioè "non ebrei"), non è tra i Giusti.
Del resto ognuno ha i suoi giusti.

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