giovedì 7 agosto 2014

Livorno contro Israele

Da qualche parte a Livorno è stato esposto uno striscione che chiede la fine del "genocidio" a Gaza ed indica come "terrorista" Israele. Tra virgolette in questo caso significa citazione dal testo scritto sullo striscione. Orbene, dal sindaco della città si sono recate delle persone appartenenti alla locale comunità ebraica ed hanno espresso la loro contrarietà in merito alle parole scritte nello striscione, denunciandone l' "antisemitismo". Tra virgolette stavolta significa cosiddetto, cioè non serio. Il sindaco, che si chiama Nogarin ed appartiene al M5S, ha conversato con i suoi ospiti ed ha tuttavia negato che  lo striscione sia antisemita. In effetti lo striscione non accenna agli ebrei, ma ad Israele, esprimendo su questo Paese due giudizi che, come tutto quanto, possono essere discussi. Presentandosi dal sindaco con l'ovvio intento di alzare della polvere vittimistica, arte in cui gli ebrei sono il massimo pensabile nella storia del genere umano, i convenuti hanno, loro sì, stabilito un nesso tra Israele ed l'ebraismo, ragione per cui non si lamentino se qualcuno distrattamente manda a quel paese non Israele, ma gli ebrei. Trattasi di logica. 

Etichette: , , , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page