mercoledì 2 settembre 2009

La merdosissima minestra del sistema.

Colui che la deriva tragicomica del nostro paese ha posto in carica come presidente del consiglio, dopo la Repubblica cita per diffamazione anche l'Unità (per due milioni di euro).
Io credo che un cittadino qualsiasi che si consideri diffamato dalla stampa abbia diritto di chiedere un risarcimento, ma sono convinto che il de quo non sia un cittadino qualsiasi, infatti sfortunatamente è il capo del governo, per dir così, ed è ovvio che sia oggetto di attacchi da parte della stampa di opposizione, attacchi che hanno senso politico anche quando appaiono inerenti alla cosiddetta vita privata del de quo, il quale del resto ha sempre proposto di sé un'immagine a tutto tondo, ed ha significativamente trasformato le sue residenze private in luoghi di decisioni governative. Senza contare che il de quo possiede millanta strumenti mediatici tramite i quali può bombardare con le sue narrazioni i miei connazionali.

Quanto alla raccolta di firme contro l'attacco del de quo alla libertà di stampa, io non credo che in Italia ci sia libertà di stampa, quindi non mescolo la mia alle illustri o sconosciute firme. Detesto la Repubblica, che in questi mesi sfoglio soltanto perché ha il pregio di saper trattare il de quo come merita, ignoro l'Unità, dimentico il Manifesto anticomunista. Tutti sono fogli asserviti al capitalismo e all'imperialismo, e su di essi scrive solo chi accetta la merdosissima minestra del sistema.

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