lunedì 17 gennaio 2011

prova d'italiano a Firenze, ieri, per i richiedenti permesso di soggiorno "sine die", detti da qualcuno "migranti"...
tale formula, ricorrente al participio presente di un verbo di moto, come se gl'interessati non si fermassero mai e continuassero a migrare, mostra che l'italiano è ignoto e bistrattato anche dagli indigeni...
siamo contrari a tale prova d'italiano cui si devono sottoporre i richiedenti permesso di soggiorno, ed anche al permesso di soggiorno, in quanto "nostra patria è il mondo intero"...
una lingua s'impara agendo nel suo contesto, relazionalmente, sul lavoro e nelle altre situazioni sociali, s'impara quanto basta ed al momento di eventuali difficoltà si sale di livello nella conoscenza della lingua...
per lavorare, del resto, non serve tantissimo saper usare il condizionale o il congiuntivo, e il linguaggio mondiale sappiamo che non è l'italiano, né l'inglese: è il denaro.

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