sabato 16 luglio 2011

Il sociologo Luciano Gallino l'altro ieri su Repubblica faceva notare come banche centrali, fondo monetario internazionale, agenzie di valutazione, tutti organismi non elettivi, decidano le sorti economico sociali di centinaia di milioni di cittadini "democraticamente" illusi di influire per mezzo delle votazioni sul tipo di gestione della cosa pubblica.

Le misure prese dai governi dei Paesi più presi negli ingranaggi del cosiddetto debito pubblico, Grecia, Portogallo, Spagna, Iralanda, Italia, servono non a venire fuori dai guai di tutti, ma a consolidare il potere del sistema finanziario che ha causato i guai di tutti. Il privato compie nuovi passi a discapito del pubblico, l'asociale del sociale. Il capitalismo è in crisi, sta fallendo, ma seguita a succhiare energie, come un moribondo avvinazzato.

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