giovedì 16 febbraio 2012

Leggiamo che il Manifesto starebbe per chiudere - anche perché gli sono venuti a mancare i soldi erogati dallo Stato, e che una sottoscrizione in suo favore da un milione di euro è iniziata sulla base di un contributo minimo di mille euro.
Come dice il grande Lebowsky: dov'è un bancomat?

A proposito di giornali e loro chiusura, abbiamo appreso, durante un tg cui assistevamo (privi di ogni giustificazione, dunque imperdonabilmente), che il noto Celentano ha detto, dal palco del cosiddetto festival di San Remo, che due testate cattoliche dovrebbero essere chiuse perché non si occupano dei "progetti di Dio" (così il Celentano), ma di politica. Ha anche dato del "deficiente" a un giornalista del Corriere della sera, del quale noi non sappiamo il grado di acutezza mentale, come non sappiamo niente delle due testate cattoliche oggetto dei fulmini del Celentano.

Lo Stato, nella forma dei due ultimi governi (quello cosiddetto e l'attuale, serio) ha in realtà deciso di contribuire alla chiusura di parecchi giornali, togliendo loro i suoi finanziamenti. V'è qualcosa dunque che lega lo Stato al noto Celentano.

"Dovè un bancomat?".

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