venerdì 7 dicembre 2012

Atterrito dalla prospettiva di trovarsi in parlamento circondato da pochissimi eletti, quindi esposto a valanghe di voti a favore della sua perseguibilità penale prossima ventura (inesauribile), Berlusconi gioca all'attacco, a quanto sembra, rilanciandosi come leader chimerico della destra. Spera di raccogliere, grazie alle sue balle amplificate dai suoi mezzi mediatici, i voti degli evasori fiscali analfabeti e non, suoi fedelissimi, e non è detto che non ci riesca.
Berluschino, cioè Renzi Matteo, la speranza neppure tanto nascosta della destra, è stato fatto fuori, ora tocca a Berlusconi. Noi tempo fa avevamo ipotizzato, invero precipitosamente, che il sunnominato temesse addirittura di restar fuori dal prossimo parlamento, e che si preparasse a creare un nuovo partito con facce nuove, cioè nuovi umanoidi. Forse ci eravamo sbagliati, soprattutto avevamo incredibilmente dimenticato che questo individuo non gioca mai in difesa, ma sempre all'attacco. Non avevamo torto invece quando affermavamo che solo madre natura ce lo toglierà dai lampioni.
La prospettiva di intravvederlo nei tg dei prossimi mesi, subito prima di cambiar canale, ci deprime.

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