giovedì 27 marzo 2014

La volante rossa

Consigliamo la lettura di un libro scritto da Francesco Trento, intitolato La guerra non era finita, editore Laterza, è una novità. Si tratta della storia della meravigliosa Volante Rossa, che agì a Milano negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale (1945). Era un gruppo di giovani comunisti organizzato autonomamente allo scopo di combattere contro i fascisti ed i loro accoliti e protettori: volava dove c'era bisogno delle maniere adeguate allo scopo. Il libro, che ci tocca per ragioni personali anagrafiche qui trascurabili, insegna la storia italiana del secondo dopoguerra, ed illumina gli ingenui che abbiano ritenuto il fascismo terminato nel 1945 - come un film quando scorrono i titoli di coda. I molti militanti fascisti ricominciarono subito la loro guerra, che non solo non "era finita", ma non sarebbe finita neppure dopo. Essa vive infatti da quando il fascismo iniziò ad agire contro le organizzazioni del movimento operaio, cioè subito dopo la fine della prima guerra (1918), e dunque: se è con una certa stanchezza che leggiamo invettive fasciste ed antifasciste sui muri delle città, o sentiamo di scontri tra fascisti ed antifascisti qua e là, ebbene: è la guerra che continua. Anche se le organizzazioni del movimento operaio non le vediamo più, e neppure il movimento. Gli operai sì. 
La Volante Rossa com'è naturale intervenne anche in rapporto alle prepotenze del padronato, della polizia democristiana (v.alla voce Scelba), in altri termini della reazione politico-istituzionale alla resistenza antifascista di sinistra che riuscì a spegnerne il fuoco, dando luogo, con la complicità della dirigenza del PCI, alla lunga autostrada grigia nella quale siamo perduti ormai da decenni.

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