giovedì 13 marzo 2014

Come a Borgo a Buggiano

Ieri ho letto su Repubblica la traduzione di un articolo firmato da Milton Friedman (la seconda enne è stata circoncisa) in cui l'economista Nobel tratta per il NYTimes quel che "noi" (scrive lui) "dovremmo fare" con quel malandrino di Vladimir Putin che, pensa un po' , non gradisce che la base navale di Sebastopoli (Crimea) passi nelle mani degli yankee. Che cosa il  Friedman senza la seconda enne consiglia ai suoi non m'interessa, mi stuzzica invece quel "noi", che induce il lettore a sentirsi uno yankee, proprio come ieri sera da yankee avremmo dovuto seguire le ruffianelle tv che riferivano di due palazzi saltati in aria nella città dove si pubblica il giornale su cui Milton Friedman senza la seconda enne scrive i suoi articoli da imperialista di sinistra, New York: là vivaddio ci sono volgari fughe di gas che  fanno saltare in aria le case come per esempio a Borgo a Buggiano, e  che lasciano a bocca asciutta la disgustosa combriccola dei media asserviti all'imperialismo. Speravano in un atto "terroristico", gli è andata male, a loro.

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