lunedì 2 giugno 2014

Ordini

Uno dei due militari italiani che forzatamente soggiornano in una sede diplomatica del loro Paese, che è anche il nostro, sita in India, ha ieri preso la parola con energia rabbiosa. Lo capiamo: lui e il suo collega sono sottoposti ad un supplizio fatto di lungaggini ed incertezze. Speriamo che li condannino e li incarcerino, così sarebbe finito lo strazio. 
Interessante l'argomento usato dal suddetto: abbiamo obbedito agli ordini. Lo vanno dicendo anche i militari - vinti o vincitori - negli ultimi settanta anni: in effetti l'argomento obbedienza è assai usato. Anche da Priebke. 
Come la mettiamo?
(Nell'ipotesi che il cosiddetto marò abbia usato l'argomento in un altro senso, riferibile alla obbedienza dei due militari all'ordine del governo italiano di far ritorno in India dopo una "vacanza" natalizia concessa dagli indiani, avremmo invece una sorta di confessione, sfuggita, dell'intenzione di rifiutare il ritorno.)

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