giovedì 1 maggio 2014

Squadrismo in divisa

Gli applausi di solidarietà prodigati da sindacalisti della polizia di Stato ai loro colleghi condannati a causa della morte di un giovane, avvenuta anni or sono a Ferrara, e le inizianti indagini sulla morte recente di un uomo, a Firenze costretto da alcuni carabinieri a giacere sul pavimento stradale e probabilmente maltrattato, mentre invece costui aveva bisogno di immediato aiuto medico, attirano l'attenzione dei distratti sulla violenza che le forze cosiddette dell 'ordine usano nei confronti di persone singole costituenti reali o supposti problemi di ordine pubblico. Noi crediamo che le forze cosiddette dell'ordine siano, come espressione dello Stato, sempre propense alla violenza, in nome dell'ingiustizia che lo Stato garantisce. Non siamo anarchici, eppure dubitiamo che qualunque tipo di Stato possa non essere violento. Proprio perché non siamo anarchici, pensiamo che una certa misura di violenza sia costitutiva di ogni Stato, solo che mentre rigettiamo la violenza che garantisce e rispecchia l'ingiustizia, l'oppressione del sistema capitalistico, accetteremmo la violenza esercitata in nome della giustizia, dell'equità, insomma: in nome del socialismo.
Altra faccenda sono le violenze sadiche, gratuite, squadristiche, cui in certi casi si abbandonano le forze cosiddette dell'ordine. Abbiamo visto quel tipo della polizia di Stato che a Roma tempo fa ha calpestato a bella posta una manifestante distesa ed inerme a terra, oltretutto in modo vile - infierendo lui su una donna. In Italia questo tipo di fenomeni derivano in gran parte dal fatto che nelle forze cosiddette dell'ordine si annidano moltissimi uomini che sono degli squadristi fascisti dotati di divisa, questa è la verità. 

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