venerdì 16 maggio 2014

Droghe

Quei raccoglitori di verdura che nel Lazio pare che facciano uso di anfetamine allo scopo di resistere alla fatica di molte ore di lavoro nei campi hanno suscitato qualche scandalo, tanto che il Manifesto ha titolato l'articolo relativo "i dopati della terra", un gioco di parole basato sul titolo di un interessante libro terzomondista di circa cinquanta anni or sono, scritto da Franz Fanon ed intitolato nella versione (pessima) in italiano "I dannati della terra". Si tratta di estrazione di plus valore da parte dei padroni che comandano il lavoro dei suddetti raccoglitori, e come dovremmo ricordarci l'estrazione del massimo plus valore possibile è la meta dei padroni che comprano il lavoro dei loro operai. In parole povere, lo scopo dei padroni è quello di pagare chi lavora meno che possono, per guadagnarci di più. Ogni tipo di lavoro salariato è sottomesso allo sfruttamento. Quando si esagera, come nei campi del Lazio di cui sopra, può essere che i lavoratori debbano far uso di droghe per sopportare la loro condizione. Molti sfruttati normalmente acquistano beni di consumo che non servono e s'indebitano, questa la loro droga, altri si fanno di anfetamine od altro. Cocaina per esempio. Non sapremmo chi è messo peggio. Talvolta ciò non basta, e talvolta si muore di lavoro ("omicidi bianchi"), com'è accaduto in una miniera sita in Turchia, dove centinaia di minatori sono morti orribilmente.

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