lunedì 13 giugno 2016

Orlando furioso

Una anziana corrispondente Rai dagli Usa ieri l'altro sera già recitava, da brava impiegata imperialista, la canzonetta del terrorismo islamico - in merito alla strage avvenuta in località Orlando (Florida, Usa), dove un giovane ha ucciso o ferito decine di persone che si trovavano in un locale cosiddetto gay. L'assassino, logicamente armato fino ai denti, era (infatti è stato ucciso dalla polizia, che pare abbia contribuito al bilancio finale morti e feriti) figlio di "genitori afghani". 
A parte la "pista" Isis, a parte le solite chiacchiere sull'effetto delle armi (Weapon Effect) e sulla cosiddetta omofobia, nessuno che abbia messo a fuoco che stragi simili, originate da varie forme di infelicità, avvengono in modo speciale nel Paese dove il capitalismo ha meglio realizzato il suo spirito. 

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