lunedì 22 maggio 2017

"Società aperta"

Il perseguitato politico Angelo Panebianco continua, nonostante la penosa clandestinità cui è costretto dai "nemici della società aperta", a diffondere la sua testimonianza facendo circolare i suoi scritti tramite il giornale clandestino "Corriere della sera". Ne abbiamo trovato una consumata copia in un contenitore per gelati Popper sotto una panchina dei giardinetti antistanti la stazione ferroviaria di Q. - dove ci trovavamo in attesa dell'ultimo treno prima del coprifuoco. E' la dittatura, ammettiamolo. E ne abbiamo scorso le righe, quasi illeggibili a causa delle numerose letture dal foglio subite, o godute. Il Panebianco ritiene, in breve, che gli Usa siano un esempio di "società aperta" e che Trump sia un nemico; ritiene altresì che coloro che "odiano" gli Usa amino Trump ed insieme Putin. Non è così, funziona in un altro modo: si è stufi dell'arroganza Usa e ci si guarda intorno sperando che vi sia qualche contrappeso.
Gli Usa comunque sono una società aperta al dominio del capitalismo ed all'imperialismo

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