giovedì 17 settembre 2009

Deserto.

Il nostro paese, come la stragrande maggioranza dei paesi del mondo, è afflitto dalla dittatura del capitalismo (ditta dura del libero mercato), e fa parte del fronte imperislista, questo conta. Tuttavia il nostro paese è particolarmente malato anche di una forma subdola di impostura mediatica che continua a crescere. La guida di questo processo del far accettare come vera ai cittadini , per mezzo della moltiplicazione ed iterazione delle menzogne, una realtà che non esiste, in ogni settore, è in mano al presidente del consiglio. Il quale ha raggiunto questo alto livello di concentrazione di potere mediatico grazie alla complicità e alla debolezza delle forze politiche che avrebbero dovuto opporglisi, anche mobilitando, quando ancora era possibile, i cittadini svegli.

L'ultima occasione, qualcuno se ne ricorderà, fu il movimento di milioni di cittadini interessati a ciò che sembrava una nuova guida, un ex sindacalista CGIL di cui ora non ricordo neppure il nome, sarà l'età: Cofferati, Sergio Cofferati, sì. Sappiamo com'è finita, e com'è finito lui, che del resto era sempre stato un moderato.

Adesso tutto è da ricostruire, perché il capitalismo e i suoi servi, con il giro di vite aggiuntivo dell'impostura mediatica berlusconiana, hanno fatto il deserto.

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